venerdì 26 gennaio 2007

Commissione Lavoro Pubblico e Privato

Pubblichiamo l'interrogazione a risposta immediata presentata in Commissione Lavoro Pubblico e Privato dall'On. Gianni Pagliarini (Pres. Commissione Lavoro Camera dei Deputati):

Al Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale

Premesso che:

l’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, ha acquistato dalla principale impresa di fornitura energetica pubblica italiana, ENEL, la quota residua del 26% nella Weather investment, che controlla al 100% Wind Telecomunicazioni SPA e ha recentemente esposto le linee-guida sul futuro dell’azienda riguardanti le risorse da reperire dal collocamento in Borsa, le strategie sulla telefonia mobile e fissa, la necessità di regole e il ruolo dell’Authority;

attraverso la “rete” transitano servizi di comunicazione nevralgici inerenti sia alla pubblica sicurezza sia ai sistemi di telecontrollo della trasmissione elettrica;

in seguito all’incontro di giugno 2006 con l’Amministratore Delegato di Wind Telecomunicazioni SPA, le Organizzazioni Sindacali hanno dapprima espresso la necessità di definire e confermare i “perimetri” operativi finora garantiti a Network e a IT (Information Technology), la stabilità dell’area Customer ed una maggior certezza complessiva e negli assetti territoriali, e poi auspicato sessioni di confronto tra le parti sul rispetto dei diritti sindacali;

l’azienda Wind ha presentato il 12 gennaio 2007 il piano industriale alle organizzazioni sindacali. L’Azienda nei primi 9 mesi del 2006 ha dichiarato il premio utile positivo pari a 56 milioni di Euro, con un ARPU (ricavo medio per utente) mantenuto stabile a 19 Euro e con un EBITDA (multiplo per valutare la convenienza relativa di un investimento) in forte crescita per il 2007 e ha comunicato un piano di investimenti pari a 800/900 milioni di Euro legati a GSM-UMTS-HDSPA in 32 città, lo sviluppo dell’IPTV e interesse per WI-MAX;

pur trattandosi di un’azienda in crescita negli Asset Customer-Operation-Rete e IT la stessa azienda ha rilevato la necessità di un diverso modello organizzativo nell’ambito di Customer-Operation che prevede la riduzione da 5 a 4 Call Center e la conseguente terziarizzazione del Call Center di Sesto San Giovanni costituito da 275 lavoratori;

questa decisione è frutto dell’obiettivo dell’Azienda di ottenere maggiore focalizzazione e governance del costumer care. L’Azienda ha deciso di riorientare il modello di servizio interno per la clientela corporate, concentrandosi sulla fascia alta, lasciando la clientela medio-bassa ad un partner esterno più specializzato e che può garantire le necessarie economie di scala. Il Call center di Sesto San Giovanni, essendo prevalentemente centrato sulla clientela corporate medio-bassa, rientra pertanto in questo processo di riorganizzazione;

il Call Center di Sesto San Giovanni, fin dal 1999, ha contribuito alla crescita dell’Azienda dalla fase di start up al consolidamento e al raggiungimento dei grandi risultati presentati il 12 gennaio 2007 dai vertici dell’Azienda stessa. Le lavoratrici e i lavoratori si sono sempre distinti per la loro alta professionalità, per la capacità di gestire tutti i clienti: sia le grandi e medie aziende, sia le pubbliche amministrazioni, sia i singoli utenti privati. Il Call Center di Sesto San Giovanni è l’unico in Wind dove la maggior parte del personale (i 2/3 sono giovani donne) è impiegato con un contratto a tempo indeterminato.


Per Sapere:

se il governo intenda attivarsi nei confronti di Wind Telecomunicazioni SPA per ottenere un tavolo di confronto utile a conoscere i dettagli sui patti di vendita, al fine di garantire gli attuali livelli occupazionali, considerati i progetti di esternalizzazione prospettati dalla stessa azienda, nonché per verificare la fattibilità di ricollocare i dipendenti Wind di Sesto San Giovanni all’interno dell’Azienda stessa.


On. Gianni Pagliarini


Roma, 23 gennaio 2007

1 commenti:

Anonimo ha detto...

INCREDIBILE... ALL'INTERNO DELL'INTERROGAZIONE NESSUNA PRESA DI POSIZIONE CONTRARIA ALL'ESTERNALIZZAZIONE!!!
Lo stesso Onorevole è ancora in attesa di risposta ad un analoga e piu' incisiva interrogazione da lui presentata in Agosto in cui si prevedeva la cessione della residua quota ENEL e relative conseguenze che oggi si sono manifestate...

BERSANI DOVE SEI...A FAR BENZINA????