sabato 20 gennaio 2007

Solidarietà istituzionale dell'On. Luigi Vimercati

Nel tardo pomeriggio di venerdì 19 è passato a farci visita l’attuale sottosegretario alle Telecomunicazioni On. Luigi Vimercati, già consigliere comunale di Sesto San Giovanni, già assessore in Comune e Provincia e presidente dell’Agenzia Sviluppo Nord Milano nel periodo 2002-2005. Nel periodo 1994-2002 ha partecipato attivamente alla definizione delle politiche e dei progetti che hanno consentito alla ex città delle fabbriche di superare la crisi generata dalla chiusura dei grandi stabilimenti industriali e di trasformarsi in città dei nuovi saperi, della comunicazione e della multimedialità. Il sottosegretario Vimercati ha voluto chiarire che da parte del Governo non c’è alcun interesse a favorire un’esternalizzazione del sito Wind di Sesto San Giovanni, causando così un rischio di aumento del precariato, assicurando al tempo stesso il massimo appoggio politico ed il fatto che il ministro del lavoro Cesare Damiano sarà informato della nostra battaglia in modo dettagliato.

8 commenti:

Codex ha detto...

Ringrazio tutti i colleghi che hanno partecipato a quest'incontro.

Prof.Spalmalacqua ha detto...

Speriamo che non sia solo una risposta di facciata e che prendano seriamente in considerazione di fare qualcosa contro il precariato, finora a parte delle assunzioni di qualche migliaio di statali non se n'è parlato.

Inoltre vorrei polemizzare un po' allegramente. Mi chiedo, ma...i colleghi del network dove sono? A parte alcuni non vedo negli altri molto interesse, o mi sbaglio?

Vi prego smentitemi.

Anonimo ha detto...

Molti colleghi del Network ci hanno espresso solidarietà (ho avuto modo di incontrane più d'uno) e confido che parteciperanno in buon numero allo sciopero nazionale dei lavoratori Wind. Ovviamente conto sul fatto che anche i dipendenti delle altre sedi facciano lo stesso. Devono capire che se questo progetto viene fermato i rischi per loro andranno a diminuire sensibilmente, in caso contrario ci sarebbe solo da scommettere su quale call center sarà il prossimo ad essere ceduto.

Anonimo ha detto...

non voglio creare allarmismi, ma sono stato all'incontro con Casati qualche giorno fa e lui come i suoi collaboratori, hanno detto che in genere queste mosse sono le prime che le grandi aziende fanno. Negli ultimi anni hanno avuto diversi casi di aziende che hanno fatto una prima cessione, poi una seconda e poi cosi via una terza e quarta cessione di ramo d'azienda per cercare di risparmiare su tutto e tutti. E' solo questione di tempo..
cosa fondamentale è rimanere compatti e uniti.
Forza ragazzi!!

Anonimo ha detto...

l'importante ragazzi è rimanere compatti e seguire questa linea, mettere a conoscenza la politica è il mezzo atraverso il quale speriamo di poter fermare l'azienda, dobbiamo far si che ritirino questo loro progetto, perchè più nessuno in wind si debba trovare nella situazione in cui viviamo ora noi.

Prof.Spalmalacqua ha detto...

E' appunto quello che dico sono pochi i colleghi del network e lo so perché ci lavoro, che partecipano alla mobilitazione.

Ma so già che quando toccherà a loro, ed è solo questione di tempo, si incazzeranno come dele iene e vorrano spaccare il mondo perchè nessuno li aiuta.

Allora dico perché non fare qualcosa subito?

Anonimo ha detto...

per cambiare la politica dobbiamo mettere in discussione le bugie vitali su cui poggiano le nostre vite. la passività e l'indifferenza contribuiscono ad accrescere lo sgomento colletivo che regna tra di noi: svegliatevi tutti! p.s. x the comedian: si vede che quelli del network sono concentrati a far funzionare la rete wind che comunque fa schifo... digli di svegliarsi e di non aprire un wtt dopo 72 ore dalla presenza di un disservizio... forse gli conviene aprire un wtt sul loro futuro incerto :)))

Momo ha detto...

Credo che tutti noi, chi di più chi di meno abbiamo interesse che questa questione possa risolversi al meglio... Non voglio polemizzare con nessuno che sia il Network che sia di un'altra sede, che sia un AM un TL o un collega... Tutti devono e credo siano interessati, qui si parla di una situazione che pur toccando solo noi ora, sta diventando una costante ai giorni nostri... Si discute del presente di molti lavoratori e se non cambia, anche del futuro... Penso di poterlo dire con enorme timore essendo il più giovane dipendente di Sesto San Giovanni, con al passato varie esperienze di lavoro precario. Io qui in azienda ci sono da un anno e mezzo, ho trovato persone validissime e che mi hanno accolto nel migliore dei modi. Sesto sotto questo punto di vista ha molto da insegnare a qualsiasi altro posto di lavoro, quantomeno a Milano. Ora in questi giorni di lotta, ho scoperto la creatività, la capacità e la voglia di fare di molti molti altri... Mi piange il cuore a pensare che tutte queste persone (malgrado l'azienda non se ne renda conto si parla di persone e non di numeri) possano essere prese e senza grossi problemi buttate, scusate la finezza, nel cesso...
Avanti nella lotta, tutti uniti e compatti quantomeno per non aver rimpianti nel futuro. Comunque grazie di tutto per quello che mi avete dato, nel passato, nel presente e per quello che stiamo facendo che convolge il nostro presente ma anche il presente e il futuro di tutti.