sabato 27 gennaio 2007

UGL sciopera con noi il 5 febbraio.

Comunicato stampa del 24 gennaio con il quale l'UGL annuncia la piena adesione allo sciopero del 5 febbraio.

"La nostra partecipazione allo sciopero sarà un occasione, sofferta ma necessaria, per manifestare, insieme, il nostro totale dissenso alla esternalizzazione e far sentire, forte, la nostra voce.
La nostra solidarietà è concreta e tangibile. E continuerà anche, e soprattutto, dopo il 5 febbraio, attrraverso mobilitazioni, assemble e presidi in tutte le sedi Wind. .
NON MOLLATE !
Maurizio Antonelli
Coord. Naz. Ugl-Wind":


Comunicato stampa:
Wind - Fortunato (Ugl): Scioperiamo il 5 febbraio
"L’Ugl Telecomunicazioni aderisce allo sciopero del 5 febbraio contro le esternalizzazioni preannunciate dal Gruppo Wind . Lo ha annunciato il segretario nazionale della categoria Gianni Fortunato".
"E’ inconcepibile e inaccettabile" – continua – "che un’azienda che denuncia un utile netto di 56 milioni di euro per il 2006 proceda a riduzioni di personale. Ricordiamo che la proprietà egiziana guidata dal magnate Sawiris, in occasione dell’acquisizione dell’azienda da Enel e dunque dal ministero del Tesoro, dovette garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e del management in mani italiane".
"A distanza di neppure due anni invece questi impegni vengono disattesi .Il Governo e il ministro dell’Economia" – conclude Fortunato – "devono intervenire immediatamente per il rispetto degli impegni e per garantire il futuro dei lavoratori di Milano e di tutti quelli del Gruppo".

Roma 24 gennaio 2007 La Segreteria Nazionale

14 commenti:

Codex ha detto...

Tutti a Roma con noi!

Anonimo ha detto...

Eddaie, ma questi ci provano in tutti i modi!
a Sesto San Giovanni questi personaggi li abbiamo cacciati!

Anonimo ha detto...

Cara Wind ci dovete ridare tutti i Sabati, Domeniche, Natali, Pasque, Ferragosti, Capodanni in cui siamo venuti a lavorare in questi 8 anni per voi....per essere poi scaricati mentre contate 56 Milioni di utile?
A buon rendere...

Anonimo ha detto...

La CISNAL (Confederazione Italiana Sindacati Nazionali dei Lavoratori) fu un sindacato italiano, fondato nel 1950 e vicino al Movimento Sociale Italiano. Nel 1996 nacque l'UGL, comprendente la stessa CISNAL. UGL?! NO GRAZIE!!!!! Non abbiamo bisogno della solidarietà di chi non si oppose la legge 30 che ha di molto peggiorato la normativa sulle esternalizzazioni. COERENZA!

Codex ha detto...

m: in questo momento abbiamo bisogno di solidarietà capace di attraversare le varie appartenenze politiche. vogliamo solidarietà trasversale. anche la dirigenza wind il 14 settembre 2006 aveva escluso qualsiasi iniziativa di esternalzizzazione di singole unità produttive del call center e della rete e guarda ora in che situazione siamo. la COERENZA l'hanno dimostrata soltanto i lavoratori investendo il loro futuro su un'azienda che ora li scarica in un soffio...

Anonimo ha detto...

Caro/a m., ancora oggi c'è chi rivendica la legittimità solo di alcuni sindacati e non quella di altri, come se i diritti dei lavoratori debbano essere merce che possono mettere in mostra solo i compagni.
Tutti i movimenti sindacali hanno diritto di esistere e di muoversi come meglio credono per garantire i diritti dei lavoratori, che si parli di Triplice, di UGL, di SinPa o di Cobas.
La politicizzazione, quando c'è di mezzo la vita dei lavoratori e le loro condizioni, è uno dei principali difetti proprio della Triplice e contribuisce a far crescere nella gente comune il sentimento di rifiuto o di sfiducia nei confronti dei sindacati tradizionali. Vuoi la dimostrazione? In quanti hanno la tessera sindacale tra i lavoratori di Sesto? Vorrei sapere, caro/a m., cosa sai davvero dell'attività sindacale dell'UGL e della sua storia. Non è che la tua esperienza personale forse offusca una sincera e reale disamina? Un po' come se io giudicassi l'operato dell'intera CIGL sulla base del comportamento una RSU di Sesto che tutti ben conosciamo.

Anonimo ha detto...

Con la legge n. 30/2003 approvata dall'allora Governo di Centrodestra è stato modificato il regime del trasferimento del ramo d'azienda (ex art. 2112 c. c.), stabilendo che il requisito dell'autonomia funzionale non deve più essere preesistente al trasferimento, ma deve sussistere al momento del trasferimento. Ciò significa che qualunque pezzo di un'azienda, sia o non sia autonomo, può essere ceduto. all'esterno - insieme con i relativi dipendenti: è sufficiente creare 5 minuti prima del trasferimento un gruppo di persone e dare loro una definizione organizzativa aziendale. Prima era necessario che il ramo d'azienda ci fosse e ci fosse realmente e fosse anche autonomo funzionalmente, molto prima della cessione: ora è facilissimo creare "rami d'azienda" da cedere, creandoli appositamente, un attimo prima della cessione. Chiaro?!
Dov'erano i lorsignori dell'UGL quando bisognava opporsi all'approvazione di questa legge?Dov'erano?! Ora vengono a esprimere solidarietà ai Lavoratori di Sesto. Ma perfavore!!! Trattasi di opportunismo. Cercano di approfittare della situazione per infilarsi, i nipotini della Cisnal. Ricordo che Sesto San Giovanni è medaglia d'oro della Resistenza, che da Sesto partirono gli scioperi del '44 contro il nazifascismo della Repubblica Sociale. Di lezioni da certa gente non ne prendiamo. Poco ma sicuro. Voi a Sesto non avete iscritti ne RSU. Non rappresentate nessuno.

Anonimo ha detto...

Visto che qualcuno ha la memoria corta, confonde le acque e cerca di far credere che i Sindacati son tutti uguali, segnalo il link:

http://www.lomb.cgil.it/documenti/scioperoLegge30_2003.htm

Tanto per informare i Lavoratori, perchè sappiano e ricordino chi nel 2003 si oppose a quella legge che oggi a Sesto S.G. rischia di far uscire 275 Lavoratori da WIND. Il resto sono chiacchere.

Anonimo ha detto...

errata corrige: http://www.lomb.cgil.it/documenti/scioperoLegge30_2003.htm

Codex ha detto...

io capisco solo che i danni ormai son fatti...

Anonimo ha detto...

Dov'erano Cigl, Cisl e Uil quando a metà dicembre furono stralciati i patti parasociali preesistenti che magari ci avrebbero salvato la pelle?
In che modo hanno vigilato?
Che azioni concrete hanno messo in campo?
In che modo hanno informato i lavoratori di quanto stava accadendo?
A me pare che queste persone, che dovrebbero rappresentare i lavoratori che li hanno votati, stessero dormendo o forse si cullavano su di una amaca fatta di permessi sindacali e garanzie ad personam. Sbaglio o proprio due RSU di Sesto se ne sono andate sfruttando una lauta buonuscita?
Ragazzi, diciamo davvero coem stanno le cose, senza girarci troppo intorno, c'era chi sapeva e ci ha marciato, magari in cambio di qualcosa. C'era chi doveva svolgere un compito e non l'ha fatto. C'era chi lavorava e oggi rischi di finire in mezzo ad una strada.
Complimenti ai sindacati. Dovrebbero quantomeno chiedere scusa ai lavoratori.

Anubi

Anonimo ha detto...

Le RSU si sono mosse eccome. Assemblea a Sesto quando le voci hanno cominciato a girare. Richiesta d'incontro nazionale. L'Azienda in sedi ufficiali a smentito per ben 2 volte la cessione. Le RSU hanno fatto tutto quel che potevano fare. Singolare che si attribuisca la responsabilità al Sindacato e non all'Azienda che ci preso in giro.

Anonimo ha detto...

Cari blogger, la cosa che fa veramente tristezza e che nel 2007 ci sia ancora chi mette al bando un sindacato, una associazione, un movimento politico ecc ecc. perche i nonni di chi ci milita con passione ed onestà erano "fascisti".
Medaglia d'oro della resistenza???? Ragazzi ma andiamo,è il 2007. La grande industria così come la politica di palazzo ci gioca da sempre sulla guerra tra poveri organizzata a tavolino per i propri comodi (vedi '68) e ancora c'è chi non ha imparato la lezione?.
Si giudica un sindacato come l'UGL sulla legge 30 quando cgil cisl e uil hanno stilato in accordo con confindustria una "schifezza" di contratto come il TLC?? Ma questi mostri della memoria dove erano quando l'ultima finanziara è stata giudicata dal compagno Epifani equa e solidale? so solo che la mia aliquota irpef è passata dal 23% al 27% e non mi pare di essere il ricco che deve piangere (Bertinotti). Ogni sindacato, nessuno escluso, ha delle vicinanze politiche e quando esse governano è lievemente più morbido, non dico che è giusto, ma è la realtà, e vale per tutti. Vi prego non parliamo di coerenza altrimenti non la finiamo più e cominciamo a parlare dell'ITALSIDER di Bagnoli ecc ecc poi vediamo come la triplice è stata coerente. Ritengo che alla luce della situazione attuale quello che sta succedendo in Wind potrà avvenire in molte aziende (grazie a questo governo che sta per varare leggi che porteranno i call center allo sfascio) e fatto salvo la volontà di ogni sigla sindacale di tutelate i lavoratori, credo, che sia sano e utile camminare uniti. Le divisioni, aiutono solo le aziende, diffidiamo di chi le cerca a tutti i costi in nome di una bandiera che dovrebbe essere messa da parte quando si parla di un principio superiore e certamente comune, il bene dei lavoratori!.
Emiliano Abbatangelo
Ugl Com. NAPOLI

Dipendenti Wind Sesto San Giovanni ha detto...

Questo è uno spazio altamente democratico, quindi concediamo spazio a chiunque ci appoggi, seriamente, concretamente, responsabilmente.
Con maturità e responsabilità, vi invito a non ingaggiare un derby fra sindacati, poichè non è questa la partita che stiamo giocando.
Siamo 275 persone distribuite in modo eterogeneo fra le rappresentanze politiche.
Ma stiamo andando incontro ad una sorte comune, stiamo combattendo una battaglia politicamente trasversale.
In questo momento non vi è in palio la risoluzione di attriti fra sindacati, non vi è in palio un certo numero di persone da tesserare, non ci sono bandiere dal colore particolare da appendere sul nostro treno.
La posta in gioco è il futuro di persone il cui sociale stà per essere demolito.
E' ormai chiaro che il numero di queste persone non è quantificabile in 275. Questo è un problema sociale di tutti.
Che tutti parlino, dunque.
Ma di QUESTO problema, parlino.
Che tutti aiutino e partecipino.
Ma che NESSUNO sfrutti ciò per perseguire i propri esclusivi interessi: esattamente contro questa pratica ci stiamo battendo.

Modereremo particolarmente i commenti a questo post, se riterremo che la libertà concessavi limiterà la libertà che ci spetta per perseguire il nostro scopo.