Esternalizzazioni alla Wind: i come e i perchè in un'intervista
Pubblichiamo di seguito un'intervista apparsa oggi sul loro sito e vi invitiamo a leggere questi altri articoli postati:
CW: In una cartolina che l’azienda vi ha inviato in occasione delle feste passate, vi si augura buone feste ed un prospero 2007. Quando avviene la prima comunicazione ufficiale che esprime la volontà della Wind di esternalizzarvi?
Winders: La prima comunicazione è arrivata esattamente il 12 Gennaio 2007…subito dopo l’Epifania…che ogni dipendente porta via! Questa, in realtà, non era neanche ufficiale in quanto “rubata”, poiché indirizzata dal Responsabile delle Risorse (in)Umane solo a Quadri e Dirigenti vari. Il 24 Gennaio invece è arrivata via telefax la comunicazione ufficiale in cui Wind Telecomunicazioni Spa esprime l’ntenzione di “svendere” i suoi dipendenti di Sesto San Giovanni ad una certa Omnia Service Center Srl con capitale sociale a malapena sufficiente per l’acquisto di una Punto versione base (10.200€)
CW: Abbiamo letto con interesse il vostro blog. La mobilitazione è stata immediata. Quali sono state le tappe più importanti e quali i momenti più intensi?
Winders: Il lunedì successivo alla comunicazione ufficiosa abbiamo subito preso coscienza della necessità di autorganizzarci, autofinanziarci e autosupportarci psicologicamente per meglio affrontare l’inevitabile lotta contro l’Azienda. La prima cosa fatta è stata creare un contenitore (il blog) dove inserire le iniziative in modo da darne visibilità a più persone possibili. Contestualmente ci siamo divisi in gruppi di lavoro per organizzare la mobilitazione su tutti i fronti: presidi, picchetti, volantinaggio, interviste Tv e Radio, recensioni su carta stampata, delegazioni presso le maggiori istituzioni (Comune, Provincia, Regione). I momenti più intensi sono stati sicuramente gli innumerevoli riscontri e gli attestati di solidarietà ricevuti sia dalle istituzioni che dai colleghi degli altri siti e delle altre aziende del settore.
CW: Queste 275 persone che mansioni svolgono?
Winders: Il 90% svolge mansioni di Operatore di Call Center mentre il 10% fa parte dello Staff. Siamo tutti a contratto a tempo indeterminato e per ¾ donne. La cosa interessante è che l’azienda ha speso parecchi soldi per selezionarci e, di conseguenza, formarci (Wind non avrebbe mai potuto permettersi di scegliere con leggerezza le persone che l’avrebbero portata ad essere il secondo gestore di telefonia in Italia!).
Ad oggi siamo tutti operatori di Call Center specializzati nella gestione della clientela Top/High alto spendente sia a livello di Front End che di Back Office, gestiamo dunque questi clienti dall’attivazione alla disattivazione comprese tutte le lavorazioni intermedie (gestione di reclami/ricalcoli/rimborsi, variazioni amministrative, pratiche legali….).
E’ importante anche far notare che parte di questi dipendenti (la metà) non si occupa di questo settore di mercato ma, siccome ha la sfortuna (si può scrivere sfiga?) logistica di trovarsi a Sesto San Giovanni…viene inclusa nel pacco e data in omaggio!
CW: Il settore interessato dall’esternalizzazione ha la reputazione di essere efficiente, la Wind è un’azienda in attivo, la seconda in Italia nel proprio settore, il vostro servizio si occupa di problematiche sensibili come mai Wind vuole esternalizzarvi?
Winders: La decisione “…rientra in un piano aziendale di riduzione costi e focalizzazione su alcune aree di core business…”. E’ stata motivata dall’Azienda come una “scelta industriale” il che per loro significa tutto mentre per noi è soltanto l’anticamera del precariato.
A noi pare che sia solamente una questione di soldi e di ipocrisia. Quando c’era bisogno di guadagnare clienti si è comprato e ora, a discapito dei dipendenti, è arrivato il momento di tagliare e noi siamo solo l’inizio, ed è importante sottolinearlo.
CW: L'attenzione verso di voi è alta, i media vi hanno intervistato più volte, personaggi dello spettacolo e della cultura si sono espressi a vostro favore, si stanno aprendo i tavoli di consultazione e di trattativa fra le parti sociali. Quali soluzioni per la vostra vertenza sono auspicabili e quali invece inaccettabili ?
Winders: L’unica soluzioni che riteniamo auspicabile è che venga immediatamente bloccata l’esternalizzazione e che l’azienda accetti di sedere al tavolo con le rappresentanze dei lavoratori e valutare esigenze aziendali e dei lavoratori insieme, in modo che siano entrambe prese in considerazione nello stesso momento. Siamo inoltre disposti a rivedere con l’azienda un’eventuale riorganizzazione del lavoro; da parte nostra ci sono tutte le buone intenzioni per un confronto, però attualmente l’azienda pare non abbia le orecchie per sentire (forse perché ormai parla egiziano?)
Se ne deduce che nessuna altra ipotesi risulta per noi accettabile….e accettata!
CW: Quali sono le prossime scadenze? Non temete che alla lunga la stanchezza prevalga?
Winders: Lunedì 5 febbraio a Roma ci sarà la manifestazione nazionale. Nel frattempo continueremo i presidi/volantinaggio durante il Week End davanti ai negozi Mondo Wind e sotto l’azienda, e inoltre continueremo a coinvolgere stampa, radio, tv e politici.
Stiamo anche organizzando una grande manifestazione che coinvolga tutti gli operatori del settore. E anche un paio di sorprese (non vi preoccupate: vi informeremo per tempo!). E per quanto riguarda la stanchezza? Siamo in 275 e siamo tutti molto motivati nel portare avanti la protesta e fare arrivare lontano le nostre richieste, siamo giovani, incazzati e non abbiamo più niente da perdere!
CW: Ma se anche avendo un contratto a tempo indeterminato, con tutti i crismi, da un giorno all’altro si può essere espulsi in 300 (quasi) da un’azienda florida venendo catapultati in una realtà di totale incertezza qual’è la distinzione tra precari/e e non?
Winders: Sulla carta c’è distinzione ma nella vita di tutti i giorni ti rendi conto che un’azienda ti può catapultare da una realtà all’altra in qualsiasi momento. Il precario è consapevole di esserlo e cerca di migliorare la propria situazione lavorativa; il non precario pensava di aver raggiunto una certezza che lo ha portato a fare anche progetti economici importanti, per costruire il proprio futuro, in un panorama di stabilità (come il mutuo, il matrimonio, i figli)
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Questo messaggio è rivolto a tutti gli utenti Wind.
Se il gestore telefonico si ostina a perseverare nella propria diabolica volontà d'esternalizzazione allora diventa necessario far sì che la solidarietà di tutti/e si faccia sentire forte, chiara e cattiva. Quale migliore strategia se non quella di incidere sui guadagni, continuando a colpire l'immagine dell'azienda attraverso la rabbia di voi clienti?
Ci rivolgiamo a voi , ci rivolgiamo ai 15.000.000 schedati Wind.
Winders: La prima comunicazione è arrivata esattamente il 12 Gennaio 2007…subito dopo l’Epifania…che ogni dipendente porta via! Questa, in realtà, non era neanche ufficiale in quanto “rubata”, poiché indirizzata dal Responsabile delle Risorse (in)Umane solo a Quadri e Dirigenti vari. Il 24 Gennaio invece è arrivata via telefax la comunicazione ufficiale in cui Wind Telecomunicazioni Spa esprime l’ntenzione di “svendere” i suoi dipendenti di Sesto San Giovanni ad una certa Omnia Service Center Srl con capitale sociale a malapena sufficiente per l’acquisto di una Punto versione base (10.200€)
CW: Abbiamo letto con interesse il vostro blog. La mobilitazione è stata immediata. Quali sono state le tappe più importanti e quali i momenti più intensi?
Winders: Il lunedì successivo alla comunicazione ufficiosa abbiamo subito preso coscienza della necessità di autorganizzarci, autofinanziarci e autosupportarci psicologicamente per meglio affrontare l’inevitabile lotta contro l’Azienda. La prima cosa fatta è stata creare un contenitore (il blog) dove inserire le iniziative in modo da darne visibilità a più persone possibili. Contestualmente ci siamo divisi in gruppi di lavoro per organizzare la mobilitazione su tutti i fronti: presidi, picchetti, volantinaggio, interviste Tv e Radio, recensioni su carta stampata, delegazioni presso le maggiori istituzioni (Comune, Provincia, Regione). I momenti più intensi sono stati sicuramente gli innumerevoli riscontri e gli attestati di solidarietà ricevuti sia dalle istituzioni che dai colleghi degli altri siti e delle altre aziende del settore.
CW: Queste 275 persone che mansioni svolgono?
Winders: Il 90% svolge mansioni di Operatore di Call Center mentre il 10% fa parte dello Staff. Siamo tutti a contratto a tempo indeterminato e per ¾ donne. La cosa interessante è che l’azienda ha speso parecchi soldi per selezionarci e, di conseguenza, formarci (Wind non avrebbe mai potuto permettersi di scegliere con leggerezza le persone che l’avrebbero portata ad essere il secondo gestore di telefonia in Italia!).
Ad oggi siamo tutti operatori di Call Center specializzati nella gestione della clientela Top/High alto spendente sia a livello di Front End che di Back Office, gestiamo dunque questi clienti dall’attivazione alla disattivazione comprese tutte le lavorazioni intermedie (gestione di reclami/ricalcoli/rimborsi, variazioni amministrative, pratiche legali….).
E’ importante anche far notare che parte di questi dipendenti (la metà) non si occupa di questo settore di mercato ma, siccome ha la sfortuna (si può scrivere sfiga?) logistica di trovarsi a Sesto San Giovanni…viene inclusa nel pacco e data in omaggio!
CW: Il settore interessato dall’esternalizzazione ha la reputazione di essere efficiente, la Wind è un’azienda in attivo, la seconda in Italia nel proprio settore, il vostro servizio si occupa di problematiche sensibili come mai Wind vuole esternalizzarvi?
Winders: La decisione “…rientra in un piano aziendale di riduzione costi e focalizzazione su alcune aree di core business…”. E’ stata motivata dall’Azienda come una “scelta industriale” il che per loro significa tutto mentre per noi è soltanto l’anticamera del precariato.
A noi pare che sia solamente una questione di soldi e di ipocrisia. Quando c’era bisogno di guadagnare clienti si è comprato e ora, a discapito dei dipendenti, è arrivato il momento di tagliare e noi siamo solo l’inizio, ed è importante sottolinearlo.
CW: L'attenzione verso di voi è alta, i media vi hanno intervistato più volte, personaggi dello spettacolo e della cultura si sono espressi a vostro favore, si stanno aprendo i tavoli di consultazione e di trattativa fra le parti sociali. Quali soluzioni per la vostra vertenza sono auspicabili e quali invece inaccettabili ?
Winders: L’unica soluzioni che riteniamo auspicabile è che venga immediatamente bloccata l’esternalizzazione e che l’azienda accetti di sedere al tavolo con le rappresentanze dei lavoratori e valutare esigenze aziendali e dei lavoratori insieme, in modo che siano entrambe prese in considerazione nello stesso momento. Siamo inoltre disposti a rivedere con l’azienda un’eventuale riorganizzazione del lavoro; da parte nostra ci sono tutte le buone intenzioni per un confronto, però attualmente l’azienda pare non abbia le orecchie per sentire (forse perché ormai parla egiziano?)
Se ne deduce che nessuna altra ipotesi risulta per noi accettabile….e accettata!
CW: Quali sono le prossime scadenze? Non temete che alla lunga la stanchezza prevalga?
Winders: Lunedì 5 febbraio a Roma ci sarà la manifestazione nazionale. Nel frattempo continueremo i presidi/volantinaggio durante il Week End davanti ai negozi Mondo Wind e sotto l’azienda, e inoltre continueremo a coinvolgere stampa, radio, tv e politici.
Stiamo anche organizzando una grande manifestazione che coinvolga tutti gli operatori del settore. E anche un paio di sorprese (non vi preoccupate: vi informeremo per tempo!). E per quanto riguarda la stanchezza? Siamo in 275 e siamo tutti molto motivati nel portare avanti la protesta e fare arrivare lontano le nostre richieste, siamo giovani, incazzati e non abbiamo più niente da perdere!
CW: Ma se anche avendo un contratto a tempo indeterminato, con tutti i crismi, da un giorno all’altro si può essere espulsi in 300 (quasi) da un’azienda florida venendo catapultati in una realtà di totale incertezza qual’è la distinzione tra precari/e e non?
Winders: Sulla carta c’è distinzione ma nella vita di tutti i giorni ti rendi conto che un’azienda ti può catapultare da una realtà all’altra in qualsiasi momento. Il precario è consapevole di esserlo e cerca di migliorare la propria situazione lavorativa; il non precario pensava di aver raggiunto una certezza che lo ha portato a fare anche progetti economici importanti, per costruire il proprio futuro, in un panorama di stabilità (come il mutuo, il matrimonio, i figli)
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Questo messaggio è rivolto a tutti gli utenti Wind.
Se il gestore telefonico si ostina a perseverare nella propria diabolica volontà d'esternalizzazione allora diventa necessario far sì che la solidarietà di tutti/e si faccia sentire forte, chiara e cattiva. Quale migliore strategia se non quella di incidere sui guadagni, continuando a colpire l'immagine dell'azienda attraverso la rabbia di voi clienti?
Ci rivolgiamo a voi , ci rivolgiamo ai 15.000.000 schedati Wind.
Aguzzate le orecchie, appizzate l'ingegno ! I 275 lavoratori e lavoratrici non devono rimanere soli di fronte all'azienda.
Utilizzate tutti i canali a vostra disposizione per mostrare la vostra solidarietà.
11 commenti:
Ho segnalato la vostra situazione sul mio blog... Visto che i media ufficiali nicchiano...
Almeno facciamo il passaparola sulla rete...
In bocca al lupo per la vostra lotta.
la rete è una grande invenzione.....sfruttiamola!!
grazie a tutti quelli che ci stanno sostenendo solo per solidarietà ed umanità, senza guadagnare nulla, senza voler nulla in cambio.
Un ringraziamento particolare va agli amici di chainworkers & C. che si sono distinti già in altre occasioni, per altri "colleghi precari" e che CI SONO ANCHE PER NOI!
1 dei 275 dipendenti (non numeri)del Call Center di Sesto San Giovanni
Spero vi possa risultare utile
Illegale l'esternalizzazione Telecom-HP
A Roma il Tribunale giudica illegale l'esternalizzazione dei servizi informatici Telecom Italia a HP: è un precedente che fa testo anche per Wind.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 07-02-2007]
Come è noto i lavoratori Wind sono in stato di agitazione, con uno sciopero nazionale svoltosi il 5 febbraio che ha avuto una fortissima adesione, contro l'esternalizzazione del call center Wind di Sesto S. Giovanni, che verrebbe ceduto alla Omnia, un'azienda che utilizza soprattutto contratti a tempo determinato, part-time e con inquadramenti professionali inferiori a Wind.
Ora una buona notizia arriva per questi lavoratori: il Tribunale di Roma, con sentenza del 31 gennaio 2007, ha annullato l'esternalizzazione dei servizi di informatica interna di Telecom Italia, che circa 3 anni fa sono stati ceduti alla HP, obbligando Telecom alla riassunzione dei tecnici suoi ex dipendenti che hanno fatto causa.
Il giudice infatti ha ritenuto che si tratta di una "esternalizzazione" fittizia, perché comunque la nuova società HP DCS ha continuato a svolgere, esclusivamente per Telecom, la stessa attività di manutenzione dei sistemi informativi che i dipendenti svolgevano all'interno di Telecom con modalità operative pressochè identiche.
Questa sentenza segue altre che hanno riguardato l'esternalizzazione di altri servizi come l'immobiliare e la logistica, sempre sfavorevoli a Telecom Italia, e spiazza i sindacati confederali che avevano concordato e contrattato le cessioni.
Questa sentenza dimostra peraltro che, anche senza riformare l'articolo del codice civile che regola le cosidette "cessioni di ramo d'azienda", cioè le esternalizzazioni, ci sono ampi spazi legali per impugnare quelle che sono solo manovre per ridurre e pagare meno il personale.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5390&numero=907
boh..non so con quanta voglia quei lavoratori torneranno a lavorare per telecom
sempre meglio che lavorare per una azienda dove ti viene comunicato telefonicamente che le tue ore lavorative per il prossimo turno sono dimezzate ( o addirittura annullato il turno) per carenza attivita', dove ti rechi al lavoro per le tue belle 6 ore ed alla terza ti invitano a tornartene a casa perche' le chiamate sono poche. Questa ed altro ancora e' Omnia conversa Casalnuovo
Se l'azienda mi invita ad andare a casa perchè non vi è attività, e la cosa si ripete spesso...ma che razza di azienda è? Una con seri problemi di organizzazione direi, oltra a seri problemi finanziari!!! Che tristezza! Provo ad immaginarmi la busta paga di questi lavoratori! Ed anche volendo cambiare lavoro, cosa trovi ormai in giro? Ma come si fa a vivere così??? Comunque mi è giunta voce che da quest'anno (nel nuovo progetto di legge), i Co.co.pro non potranno più essere stipulati. Qualcuno di voi mi sa dire di più in merito???
MUCHO GUAPA
in riferimento a quanto decritto precedentemente per omnina, vi partecipo delle informazioni di cui dispongo personalmente:
omnia conversa casalnuovo si compone attualmente di 10-15 GLD ovvero persone a contratto a tempo indeterminato 8 ore e di uno solo T.L. ex Omnitel ( che comunque attualmente sono in fibrillazione in attesa di esiti a breve termine) e di 300 consulenti a proggetto per i quali i contratti sono stati tutti bloccati a Febbraio in attesa di non si sa cosa. Molte di queste persone hanno esperienza pluriennale in ambito custmer care, hanno saggiato le condizioni di numerosissimi call centere campani considerando omnia una delle piu' serie ( figuriamoci il resto) per le retribuzioni posso dirvi che e' previsto un quid/ora pari a 2.30 euro e di 60 centesimi per ogni prodotto venduto, morale della favola lavorando 4-5 gg a settimana alle condizione precedentemente descritte fanno uno stipendio medio che va dai 280 ai 400 euro mensili ( ovviamente chi e' entrato nelle grazie di qualcuno lavora mediamente 6-8 ore per 6 giorni a settimana arrivando anche a 800/850 euro, anche qui esistono favoritismi).
in sostanza i signori di omnia spalleggiati dalle riforme in materia occupazionale non hanno fatto altro che trasferire il proprio rischio d'impresa ai lavoratori: Se ho lavoro ti chiamo tu lavori mi produci ed io ti pago, altrimenti... TRIPPA.
speriamo che anche questi colleghi vengano regolarizzati... ma qualcuno ha contattato i sindacati in questa azienda?
non esiste
Sono cliente Wind Business dal lontano 2001;apprendo della triste vicenda dei dipendenti di Sesto San Giovanni..
Vorrei esprimere il mio disappunto per le ambigue politiche operate da Wind nei confronti dei suoi dipendenti.Sono titolare di un'azienda tessile di medie dimensioni nella provincia di Modena .
Mi trovo giornalmente a dover operare scelte e strategie economiche e gestionali per mantenere un bilancio in attivo e fronteggiare la sempre piu' agguerrita concorrenza del made in Cina.
Motivare i dipendenti,investire su di essi ,distribuire i profitti ed incentivarli credo siano le armi vincenti per potersi definire moralmente corretti e raggiungere risultati positivi.
Wind vendendovi non si comporta altro che da “squalo” interessata unicamente al super profitto ed ai proprio interessi economici.
Da fruitore di servizi Wind negli anni ho avuto modo di rapportarmi al call center, non so se di Sesto San Giovanni o altro, ho sempre trovato disponibilità e cortesia .
Temo di non trovar più la stessa qualità se Wind intenderà continuare a vendere e demotivare i dipendenti.
Auguro ai ragazzi di Sesto San Giovanni di non abbandonare la loro battaglia
Firmato Un probabile ex cliente Wind
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