martedì 27 febbraio 2007

Quando Quando Quando, Jack?

Cosa hanno in comune la legge 30 e Top of the Pops?
Da un nostro inviato una curiosa tesi, argomentata da prove inoppugnabili.

Metropolitana linea rossa, da Sesto Marelli in direzione Cordusio, pomeriggio di ieri 26 febbraio, dopo lo sciopero, fermata non specificata: a salire sul vagone non è il solito musicista con il violino stonato, cigolante sulle solite note di quella ormai tristemente famosa aria che rieccheggia ovunque ad ogni apertura delle porte.
No. Strano, stranissimo.
Un segno del destino? Il mendicante è tecnologicamente dotato.
Dentro lo zaino ha un mini impianto hi-fi che diffonde il suono pulito di una base insolita per il luogo, veramente insolita, ma a me molto familiare: 'hit that jive, jack', versione di Diana Krall, splendido standard del jazz.
L'artista suona la melodia con il clarinetto. Macchemmusica, maestro: questa è qualità del servizio!
Applausi e monetine come se piovessero.
Ad essere fortunato avrei potuto assistere allo show della lap dancer, ma anche questo non è stato niente male.
La scintilla dell'angoscia, tuttavia, si accende subito nella segatura fine del mio cervello.
E' quello il nostro destino? Professionisti esperti, di qualità, dotati di skill acquisiti in anni di lavoro lasciati per strada? Anche noi dovremo formare un'orchestra per suonare sotto la metropolitana?
Dovremo forse diplomarci tutti al conservatorio per battere la concorrenza e piegarci a raccogliere le monetine lanciateci distrattamente da un pubblico freddo ed infastidito?
Chiederemo consulenze a McKinsey, per valutare l'andamento del mercato metropolitano?
Quel musicista, ho pensato, deve chiamarsi Jack.
Infatti qualcuno deve avergli intimato:'Hit the road, Jack, and dont'you come back no more, no more, no more'!
Ray Charles, sesto posto in classifica, in salita, sempre più in salita.
E Jack, lo ha fatto.
E per far vedere che è un ottimista egocentrico, porta in scena 'Hit that jive, Jack', new entry questa settimana, al quinto posto stabile.
Studi televisivi di Iceberg, è sera, siamo in diretta.
I politici parlano sul palco non ricordo più da quanto tempo.
Al quarto posto, stabile da tre generazioni, 'Parole Parole Parole', interpretata da Mina.
Due le questioni chiave poste dai 275 :
la modifica della Legge 30 e, soprattutto, zona calda riempipista (terzo posto new entry questa settimana in prepotente salita), 'Quando quando quando' ?, cover di Michael Bublè.
Il nostro inviato ha dovuto inseguire gli ospiti uno per uno durante gli stacchi pubblicitari per ottenere risposte.
"Non abbiam bisogno di parole", (Ron al secondo posto in lieve discesa) ha esordito il collega, "bensì di interventi concreti".
Siamo direttamente chiamati in causa da quella legge fatta per lasciar emergere il lavoro sommerso, a detta del politico di destra.
Pazienza se in base al principio di Archimede, la spinta dal basso è stata appena sufficiente per far sì che l'emersione si fermasse al precariato.
Peccato invece che l'effetto globale produca la regressione verso le medie dell'instabilità: anche noi grazie a questa legge, infatti, flettiamo verso l'incertezza lavorativa.
Il Senatore Rossi è lapidario: "La Legge 30 è assolutamente da eliminare"!
Quanto dista il nostro caso dalla politica? Nulla, ciascuno di noi è la politica.
Coloro che ci rappresentano al governo, invece, in questo caso distano tanto spazio quanto sarà il tempo che impiegheranno a rispondere alla domanda posta da Tony Renis cinquant'anni orsono, e ribadita da noi oggi.
Quando interverrete, nell'interesse di tutti i giovani di questo paese?
Quando riuscirete ad allinearvi alle tempistiche così rapide con cui le aziende mettono in atto le loro pratiche?
Quando passerete dalle parole ai fatti?
Quando, quando, quando?
Scorrono i titoli di coda, incredibile new entry: al primo posto della nostra classifica, dopo anni di assenza dalla scene musicali, tornano a sorpresa i simpatici Jalisse, con "Fiumi di Parole".
Top of the Pops vi saluta e vi ricorda l'appuntamento con la hit parade della prossima puntata!

16 commenti:

Elena Ottolenghi ha detto...

Ragazzi, prima giornata di quotazione in borsa per Omnia Network! Stanno perdendo il 9% evvai!

GIO ha detto...

Complimenti!! Questo post è bellissimo!!

FGdi275 ha detto...

Omnia ha esordito ad uno Star di € 5,00 e fino ad un'ora fa era a € 4,68, cedendo il 6,4%... ma non capisco perché, Ottolenghi, tu sia contento. Ha iniziato a -9% e mo' s'è ripreso un po'.
Aggiungerei quindi, per i titoli Omnia, un'altra hit: Vernice - Su e giu... ragazzi che canzone!!!

Capitanfreedom ha detto...

I miei complimentoni da Roma, caput mundi della spazzatura morale e materiale.
Ottimo articolo scritto molto bene e molto divertente (anche se in modo tragico).

Capitanfreedom ha detto...

Articolo che parla dello sciopero su Punto Informatico:

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1907263

pokemon ha detto...

manca dalla HIT LA CANZONE E SE DOMANI...
E SE DOMANI????
E SOTTOLINEO SE...
LA OMNIA SERVICE SI STANCASSE DI ME
AVREI PERDUTO IL MIO LAVORO
INSIEME A TE...
domani appunto è il fatidico 1 marzo ma non si sa nulla...cosa faremo? e dove? e per quanto???

FGdi275 ha detto...

Vabbè, allora citiamo anche i film, mio caro pokemon: domani è un altro giorno...
DI LOTTA!!!!!!
Che ti aspetti?

Codex ha detto...

voulez vous un rendez vous tomorrow? fedeli alla linea, la linea non c'è.

Alu ha detto...

Ho finito il turno alle 16 e non ho la più pallida idea di cosa dovrò fare domani. I miei sette anni di correttezza verso l'azienda che ho contribuito, nel mio piccolo, a far crescere sono sfumati così. Correttezza non ripagata da Wind, non facendomi nemmeno sapere se avrò diritto alla mensa domani, se potrò parcheggiare, se potrò continuare a fare il mio lavoro proprio come ho fatto fino ad oggi.
E i dirigenti Wind hanno avuto il coraggio di mettere sul sito www.155.it il banner della conciliazione paritetica? Hanno avuto il coraggio (o la buffoneria) di mandare mail agli (ormai ex) impiegati ringraziandoli per il lavoro svolto? Di mettere sull'intranet aziendale un banner con consigli e altro perchè danno valore ai dipendenti? Mi auguro, con tutto il cuore, che i dirigenti Wind che hanno permesso questo, diventino, a loro volta precari. Senza certezze e senza futuro. Me lo auguro di tutto cuore.

Elektra ha detto...

RAGAZZI, MA CI HANNO RICARICATO????????
CUORE DI MAMMA WIND!!!

capelli rosa ha detto...

per alu: un collega ha già provveduto ad augurare una vita da esternalizzato in faccia a chi ha tentato di raccontarci tante fregnacce, raccogliendo solo indifferenza e qualche sfottò. La stessa persona che si dice cosciente del momento che stiamo vivendo e poi si precipita sui punti vendita per convincerci a non fare i presidi.
Quello che ha detto di non aver mai ricevuto richieste d'incontro dai dipendenti del call center per poi ritrattare dopo 10 nanosecondi.
Quel tipo che doveva essere il nostro referente HR ma nessuno l'ha mai visto...

BLAST ha detto...

Freghiamocene di certa gente, tappiamoci le orecchie e guardiamo altrove se qualcuno tenta di traviarci.
La nostra forza è l'essere compatti e proprio da domani dobbiamo far fruttare tutta questa energia! perchè anche se il fututo è incerto nulla ci impedisce di non mollare.
Un abbraccio particolare alle 3 persone che oggi ci hanno lasciato ("lavorativamente parlando").
Mi raccomando, anche se ormai non remate più con noi il vostro sostegno non ci manchi!
..già mi mancate..

capelli rosa ha detto...

Da pochi minuti è passata la mezzanotte, il calendario appeso sopra la postazione dice semplicemente che è finito febbraio ed inizia marzo, da S.Cereale passiamo a S.Albino, lo so, sembra una presa per il culo ma è così. Strappo il foglio del mese e con lui se ne va un mese di dura lotta, di notti insonni, di stanchezza ma anche di fierezza ed orgoglio.
Sì, mi rendo conto che possiate trovare trite e ritrite certe parole, però, per una volta, sono davvero commosso. Trattengo a stento le lacrime quando solo 5 minuti fa mi pareva naturale prepararmi per tornare a casa.
Non ho voglia di alzarmi da questa sedia blu coi rotelloni e lo schienale reclinabile. Andarsene significa chiudere la baracca, per ultimo, come da tradizione nei tanti 168 che in questi anni mi hanno accompagnato. Significa chiudere, spero temporaneamente, la pratica Wind, riporla nello scaffale, per aprire il fascicolo Omnia.
Non voglio, perchè qua in fin dei conti mi sono trovato bene, ho incontrato persone carissime, amici, amori, ho capito tante cose, sono cresciuto come persona, in barba a chi stavo sulle palle e a chi mi riteneva una nullità.
Qualcosa ho dimostrato, più a me stesso che ad altri. E di questo vado fiero, perlomeno quando mi guardo allo specchio, dopo il primo momento di paura.
Buonanotte Wind. A presto, spero.

MUCHO GUAPA ha detto...

Capelli Rosa, mi hai rubato le parole! Come ti capiscoooooooooo!

BESOS MUCHO G.

BLAST ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
BLAST ha detto...

2 marzo 2007:devo postare da casa, perchè ormai anche quel minimo di Internet che avevamo ora ce lo sogneremo proprio..
Eh sì, questi sono gli inizi di ciò che comporterà x noi questa esternalizzazione, con tutti gli annessi e (s)connessi.
Il 7° anno è davvero il simbolo di crisi,e nn solo in amore a qnto vedo..
Fino alla fine la wind ha tentato di fregarci, mettendo la data retroattiva come già ci avevano preannunciato..
Ma io dico:dopo ANNI a lavorare per certe persone, a lavorare BENE stando anche agli ultimi aggiornamenti e complimenti, perchè dare un benservito del genere?
Allora è vero che non gliene frega NIENTE della tanto agognata "qualità", se per mesi ci siamo tanto sbattuti per cambiare la filosofia di lavoro da quantità a qualità appunto.
Sempre le solite pantomime, le solite frasi, "promesse solo promesse" e poi appena hanno potuto: TRAC!12 gennaio...e il seguito è storia nota..
Ragazzi non molliamo,non cediamo a chi sa solo far ruotare una sedia e girare mail e non ha MAI avuto a che fare col LAVORO VERO DI NOI CONSULENTI specialist.
Perchè chi conosce DAVVERO i clienti, seppur lagnosi e incazzati che siano, siamo NOI.
E anche a loro chiediamo sostegno infatti, perchè la pagnotta sono loro che la fanno guadagnare a quella persone "lassù"..
Quelle stesse persone che sicuramente hanno famiglia e quando la sera tornano a casa e la moglie gli chiede "com'è andata a lavoro oggi tesoro?" non hanno nemmeno la coscienza di ammettere di aver tagliato le gambe a 275 persone che hanno COSTRUITO le fondamenta dell'azienda per la quale loro ancora lavorano.
Anche io la sera per fortuna torno nella mia casa,non mi acoglie nessuno, ma sono felice che nessuno possa chiedermi com'è andata, almeno posso piangere in silenzio, al buio, in quella tana che dopo anni di lavoro mi son potuta comprare da sola ma che non so più se potrò permettermi.